Andrea Vitali - A cantare fu il cane (2017) Fiction, General, Historical, Mystery & Detective [epub - Ita]
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Ultimo aggiornamento: 2024-11-20 06:13
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Andrea Vitali - A cantare fu il cane (2017) [epub] Fiction, General, Historical, Mystery & Detective
Spoiler: Scheda
Autore: Andrea Vitali
Titolo: A cantare fu il cane
Anno: 2017
Editore: Garzanti
Dimensione: 0.44 MB
Lingua: Italiano
Formati: epub
Genere: Fiction, General, Historical, Mystery & Detective
VI di I casi del maresciallo Ernesto Maccadò
Titolo: A cantare fu il cane
Anno: 2017
Editore: Garzanti
Dimensione: 0.44 MB
Lingua: Italiano
Formati: epub
Genere: Fiction, General, Historical, Mystery & Detective
VI di I casi del maresciallo Ernesto Maccadò
Spoiler: Biografia
Figlio di Edvige e Antonio Vitali, entrambi impiegati comunali, è nato e cresciuto a Bellano, sulla sponda orientale del lago di Como, primo di sei fratelli. La madre muore quando Vitali ha diciassette anni. Dopo aver frequentato il liceo a Lecco, rinuncia alle sue inclinazioni verso il giornalismo e, per soddisfare le aspirazioni paterne, si laurea in Medicina all'Università Statale di Milano nel 1982.
Per venticinque anni svolge l'attività di medico di medicina generale del paese di Bellano. Nel 2020 riprende l'attività medica, per sostituire un medico in quarantena a seguito della pandemia di COVID-19.
Vitali con Sveva Casati Modignani al Premio Chiara nel 2012
In campo letterario esordisce nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore (Premio Montblanc per il romanzo giovane) ispirato da vicende narrategli proprio da suo padre. Nel 1996 vince il Premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti, ma il vero successo giunge nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane Cavour e Premio Bruno Gioffrè 2004), romanzo che copre cinquant'anni di vita paesana fino agli anni settanta. L'immaginario narrativo di Vitali si colloca sulle sponde del lago e racconta una provincia fatta di personaggi comuni e nel contempo esemplari, traendo ispirazione da Mario Soldati, Piero Chiara e soprattutto Giovanni Arpino.
Nel 2004 gli è stato assegnato il Premio Dessì, sezione narrativa, per il romanzo La signorina Tecla Manzi. Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà, che è stato finalista anche al Premio Stresa. Nel 2008 ha vinto il Premio Boccaccio per tutta la sua produzione narrativa e in particolare per La modista, con cui ha ottenuto anche il Premio Hemingway.
Il suo romanzo Almeno il cappello ha vinto il Premio letterario La Tore Isola d'Elba, il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante ed è stato tra i finalisti sia allo Strega sia al Campiello 2009.
Nel 2021, in occasione dell'uscita di La gita in barchetta, ha ricevuto il Premio letterario Dante Graziosi Terra degli aironi alla carriera.
I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania, Polonia, Serbia, Grecia, Romania, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Ungheria, Giappone e Turchia.
Per venticinque anni svolge l'attività di medico di medicina generale del paese di Bellano. Nel 2020 riprende l'attività medica, per sostituire un medico in quarantena a seguito della pandemia di COVID-19.
Vitali con Sveva Casati Modignani al Premio Chiara nel 2012
In campo letterario esordisce nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore (Premio Montblanc per il romanzo giovane) ispirato da vicende narrategli proprio da suo padre. Nel 1996 vince il Premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti, ma il vero successo giunge nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane Cavour e Premio Bruno Gioffrè 2004), romanzo che copre cinquant'anni di vita paesana fino agli anni settanta. L'immaginario narrativo di Vitali si colloca sulle sponde del lago e racconta una provincia fatta di personaggi comuni e nel contempo esemplari, traendo ispirazione da Mario Soldati, Piero Chiara e soprattutto Giovanni Arpino.
Nel 2004 gli è stato assegnato il Premio Dessì, sezione narrativa, per il romanzo La signorina Tecla Manzi. Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà, che è stato finalista anche al Premio Stresa. Nel 2008 ha vinto il Premio Boccaccio per tutta la sua produzione narrativa e in particolare per La modista, con cui ha ottenuto anche il Premio Hemingway.
Il suo romanzo Almeno il cappello ha vinto il Premio letterario La Tore Isola d'Elba, il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante ed è stato tra i finalisti sia allo Strega sia al Campiello 2009.
Nel 2021, in occasione dell'uscita di La gita in barchetta, ha ricevuto il Premio letterario Dante Graziosi Terra degli aironi alla carriera.
I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania, Polonia, Serbia, Grecia, Romania, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Ungheria, Giappone e Turchia.
Spoiler: Trama
La quiete della notte tra il 16 e il 17 luglio 1937 viene turbata a Bellano da un grido di donna. Trattasi di Emerita Diachini in Panicarli, che urla «Al ladro! Al ladro!» perché ha visto un’ombra sospetta muoversi tra i muri di via Manzoni. E in effetti un balordo viene poi rocambolescamente acciuffato dalla guardia notturna Romeo Giudici. È Serafino Caiazzi, noto alle cronache del paese per altri piccoli reati finiti in niente soprattutto per le sue incapacità criminali. Chiaro che il ladro è lui, chi altri? Ma al maresciallo Maccadò servono prove, mica bastano le voci di contrada e la fama scalcinata del presunto reo. Ergo, scattano le indagini. Prima cosa, interrogare l’Emerita. Già, una parola, perché la donna spesso non risponde al suono del campanello di casa, mentre invece è molto attivo il suo cane, un bastardino ringhioso e aggressivo che si attacca ai polpacci di qualunque estraneo. E il Maccadò, dei cani, ha una fifa barbina. A cantare fu il cane ci offre una delle storie più riuscite di Andrea Vitali. I misteri e le tresche di paese, gli affanni dei carabinieri e le voci che si diffondono incontrollate e senza posa, come le onde del lago, inebriate e golose di ogni curiosità, come quella della principessa eritrea Omosupe, illusionista ed escapologa, principale attrazione del circo Astra per le sue performance, ma soprattutto per il suo ombelico scandalosamente messo in mostra. E per la quale, così si dice, ha perso la testa un giovanotto scomparso da casa… 0 0 0 0 0 0
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Andrea Vitali - 2017 - A cantare fu il cane
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