Andrea Vitali - Nome d'arte Doris Brilli (2018) Generica, Mistero & Poliziesco, Narrativa [epub - Ita]
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Ultimo aggiornamento: 2024-11-20 06:18
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Andrea Vitali - Nome d'arte Doris Brilli (2018) [epub] Generica, Mistero & Poliziesco, Narrativa
Spoiler: Scheda
Autore: Andrea Vitali
Titolo: Nome d'arte Doris Brilli
Anno: 2018
Editore: Garzanti
Dimensione: 0.44 MB
Lingua: Italiano
Formati: epub
Genere: Generica, Mistero & Poliziesco, Narrativa
VII di I casi del maresciallo Ernesto Maccadò
Titolo: Nome d'arte Doris Brilli
Anno: 2018
Editore: Garzanti
Dimensione: 0.44 MB
Lingua: Italiano
Formati: epub
Genere: Generica, Mistero & Poliziesco, Narrativa
VII di I casi del maresciallo Ernesto Maccadò
Spoiler: Biografia
Figlio di Edvige e Antonio Vitali, entrambi impiegati comunali, è nato e cresciuto a Bellano, sulla sponda orientale del lago di Como, primo di sei fratelli. La madre muore quando Vitali ha diciassette anni. Dopo aver frequentato il liceo a Lecco, rinuncia alle sue inclinazioni verso il giornalismo e, per soddisfare le aspirazioni paterne, si laurea in Medicina all'Università Statale di Milano nel 1982.
Per venticinque anni svolge l'attività di medico di medicina generale del paese di Bellano. Nel 2020 riprende l'attività medica, per sostituire un medico in quarantena a seguito della pandemia di COVID-19.
Vitali con Sveva Casati Modignani al Premio Chiara nel 2012
In campo letterario esordisce nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore (Premio Montblanc per il romanzo giovane) ispirato da vicende narrategli proprio da suo padre. Nel 1996 vince il Premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti, ma il vero successo giunge nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane Cavour e Premio Bruno Gioffrè 2004), romanzo che copre cinquant'anni di vita paesana fino agli anni settanta. L'immaginario narrativo di Vitali si colloca sulle sponde del lago e racconta una provincia fatta di personaggi comuni e nel contempo esemplari, traendo ispirazione da Mario Soldati, Piero Chiara e soprattutto Giovanni Arpino.
Nel 2004 gli è stato assegnato il Premio Dessì, sezione narrativa, per il romanzo La signorina Tecla Manzi. Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà, che è stato finalista anche al Premio Stresa. Nel 2008 ha vinto il Premio Boccaccio per tutta la sua produzione narrativa e in particolare per La modista, con cui ha ottenuto anche il Premio Hemingway.
Il suo romanzo Almeno il cappello ha vinto il Premio letterario La Tore Isola d'Elba, il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante ed è stato tra i finalisti sia allo Strega sia al Campiello 2009.
Nel 2021, in occasione dell'uscita di La gita in barchetta, ha ricevuto il Premio letterario Dante Graziosi Terra degli aironi alla carriera.
I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania, Polonia, Serbia, Grecia, Romania, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Ungheria, Giappone e Turchia.
Per venticinque anni svolge l'attività di medico di medicina generale del paese di Bellano. Nel 2020 riprende l'attività medica, per sostituire un medico in quarantena a seguito della pandemia di COVID-19.
Vitali con Sveva Casati Modignani al Premio Chiara nel 2012
In campo letterario esordisce nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore (Premio Montblanc per il romanzo giovane) ispirato da vicende narrategli proprio da suo padre. Nel 1996 vince il Premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti, ma il vero successo giunge nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane Cavour e Premio Bruno Gioffrè 2004), romanzo che copre cinquant'anni di vita paesana fino agli anni settanta. L'immaginario narrativo di Vitali si colloca sulle sponde del lago e racconta una provincia fatta di personaggi comuni e nel contempo esemplari, traendo ispirazione da Mario Soldati, Piero Chiara e soprattutto Giovanni Arpino.
Nel 2004 gli è stato assegnato il Premio Dessì, sezione narrativa, per il romanzo La signorina Tecla Manzi. Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà, che è stato finalista anche al Premio Stresa. Nel 2008 ha vinto il Premio Boccaccio per tutta la sua produzione narrativa e in particolare per La modista, con cui ha ottenuto anche il Premio Hemingway.
Il suo romanzo Almeno il cappello ha vinto il Premio letterario La Tore Isola d'Elba, il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante ed è stato tra i finalisti sia allo Strega sia al Campiello 2009.
Nel 2021, in occasione dell'uscita di La gita in barchetta, ha ricevuto il Premio letterario Dante Graziosi Terra degli aironi alla carriera.
I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania, Polonia, Serbia, Grecia, Romania, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Ungheria, Giappone e Turchia.
Spoiler: Trama
La notte del 6 maggio 1928, i carabinieri di Porta Ticinese a Milano fermano due persone per schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di conoscenze che arriva fino al direttore del «Popolo d’Italia», quel Mussolini fratello di…, per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto di adescamento indesiderato. L’altra è una bella ragazza che, naturalmente, sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola circa l’identità e la provenienza: Desolina Berilli, in arte, essendo cantante e ballerina, Doris Brilli, di Bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza viene scortata al paese natio. Che se ne occupi il nuovo comandante, tale Ernesto Maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde del lago di Como da pochi mesi. E lui, il Maccadò, turbato per il clima infausto che ha spento l’allegria sul volto della fresca sposa Maristella, coglie al volo l’occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni e delle implicazioni che il caso Doris Brilli è potenzialmente in grado di scatenare. Con Nome d’arte Doris Brilli, Andrea Vitali inaugura una serie di romanzi che hanno per protagonista uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il maresciallo Ernesto Maccadò, presente nelle storie di maggior successo come La signorina Tecla Manzi, Olive comprese, La mamma del sole, Galeotto fu il collier, Quattro sberle benedette, Le belle Cece, A cantare fu il cane, raccontando i suoi esordi alla caserma di Bellano, e il suo faticoso acclimatarsi, non solo per via del tempo meteorologico. 0 0 0 0 0 0
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Andrea Vitali - 2018 - Nome d'arte Doris Brilli
- Andrea Vitali - 2018 - Nome d'arte Doris Brilli.epub (449.22 KiB)
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