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Cesare Pavese - Lavorare stanca (2014) poesie MIRCrew

Autore: Lolabyte
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  • Categoria: Libri eBook
  • Data: 2024-04-09 20:31
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Ultimo aggiornamento: 2025-07-02 03:03

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Cesare Pavese

LAVORARE STANCA
LAVORARE STANCA è una raccolta di poesie dello scrittore Cesare Pavese pubblicata nel 1936.

(2014)



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ed. digitale Ladri di Biblioteche 2014
AUTORE PRINCIPALE
Pavese, Cesare
TITOLO
Lavorare stanca / Cesare Pavese
introduzione di Vittorio Coletti
nota al testo di Mariarosa Masoero
EDIZIONE
5. rist
PUBBLICAZIONE
Torino : Einaudi, 2014
DESCRIZIONE FISICA
XXVIII, 144 p. ; 18 cm.
COLLEZIONE
Collezione di poesia ; 302
TITOLO DI OPERA
Lavorare stanca | Pavese, Cesare
Scheda di autorità
NUMERI
[ISBN] :
978-88-06-15947-4

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La raccolta che rivelò Pavese scrittore concentra e mette a fuoco un intero universo esistenziale, quello che sarà successivamente declinato nei romanzi e nei racconti. La Torino dei viali, dei corsi, dei prati, delle sponde del Po, delle strade in salita fra siepe e muro, popolata da creature sradicate e notturne; una campagna che non è solo e necessariamente Langa, ma tende a trasfigurarsi in una dimensione mitica e primordiale; un io che rimane distinguibile, nell'irredimibilità della propria solitudine e nell'anelito amoroso e fantastico, pur se mimetizzato nel racconto di vicende altrui.

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[toggle=la poesia che dà il titolo alla raccolta - Lavorare Stanca]
LAVORARE STANCA





Traversare una strada per scappare di casa

lo fa solo un ragazzo, ma quest’uomo che gira

tutto il giorno le strade, non è piú un ragazzo

e non scappa di casa.



Ci sono d’estate

pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese

sotto il sole che sta per calare, e quest’uomo, che giunge

per un viale di inutili piante, si ferma.

Val la pena esser solo, per essere sempre piú solo?

Solamente girarle, le piazze e le strade

sono vuote. Bisogna fermare una donna

e parlarle e deciderla a vivere insieme.

Altrimenti, uno parla da solo. È per questo che a volte

c’è lo sbronzo notturno che attacca discorsi,

e racconta i progetti di tutta la vita.

Non è certo attendendo nella piazza deserta

che s’incontra qualcuno, ma chi gira le strade

si sofferma ogni tanto. Se fossero in due,

anche andando per strada, la casa sarebbe

dove c’è quella donna e varrebbe la pena.

Nella notte la piazza ritorna deserta

e quest’uomo, che passa, non vede le case

tra le inutili luci, non leva piú gli occhi:

sente solo il selciato, che han fatto altri uomini

dalle mani indurite, come sono le sue.

Non è giusto restare sulla piazza deserta.

Ci sarà certamente quella donna per strada

che, pregata, vorrebbe dar mano alla casa.

[1934]
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Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950) è stato uno scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano, tra i più influenti e rappresentativi della sua epoca.
e per approfondireImage


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