Antonio Scurati - M. Il figlio del secolo (2018)
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Antonio Scurati M.il figlio del secolo (2018)
Livello bibliografico Monografia
Tipo documento Testo
Autore principale Scurati, Antonio
Titolo M : il figlio del secolo / Antonio Scurati
Edizione 20. ed
Pubblicazione Milano : Romanzo Bompiani, 2019
Descrizione fisica 839 p. ; 21 cm
Collezione • Romanzo Bompiani
• Narratori italiani
Titolo uniforme • M :il figlio del secolo. | Scurati, Antonio
Numeri • [ISBN] 978-88-452-9813-4
Variante del titolo • Emme
Nomi • Scurati, Antonio scheda di autorità
Soggetti • Mussolini, Benito - 1919-1925
Classificazione Dewey • 853 (14.) NARRATIVA ITALIANA
Lingua di pubblicazione ITALIANO
Lingua dell'opera originale ITALIANO
Dimensioni : 5,23 mb
Formato del file: epub, mobi, azw3, pdf
Questo chiacchieratissimo ed attesissimo romanzo, M. Il Figlio del Secolo, nasce dalla penna di Antonio Scurati; edito da Bompiani, si è da subito imposto ai vertici delle classifiche di vendita vincendo anche il premio Strega 2019.
Gli anni raccontati sono quelli tra il 1919 e il 1924. M. il protagonista altri non è che Benito Mussolini, ex leader del partito socialista e direttore del giornale Il Popolo d’Italia. Il libro, un mix di biografia dettagliata e romanzo, parte descrivendo l’atmosfera in Italia dopo la fine della Prima Guerra Mondiale da cui il Paese è uscito vincitore, nonostante le centinaia di migliaia di vite perse sui campi di battaglia. Mussolini, cacciato dal suo partito, ha da poco fondato il movimento dei Fasci di Combattimento, che prende ispirazione dall’esperienza della guerra appena conclusa; i suoi seguaci sono pochi, a causa dei suoi progetti che richiamano a grandi linee molte idee rivoluzionarie della sinistra. Il Mussolini di quegli anni raccontato dall’autore Antonio Scurati è un uomo solo, senza amici, dall’animo maschilista che ha poca considerazione delle donne e le usa solo per soddisfazione fisica. Un uomo misterioso dalle mille facce, un volta bandiera che si allea con l’una o l’altra parte a seconda delle occasioni; un esempio dei suoi frequenti voltafaccia è l’episodio in cui esprime a D’Annunzio tutta la sua partecipazione durante la crisi di Fiume e lo fa platealmente, sia sul giornale che dirige, il Popolo d’Italia, sia a voce. In realtà sta solo bluffando, perché alle sue spalle prende accordi con Giolitti per far saltare il progetto.
L’ostacolo più grande da superare per l’ascesa al potere in quegli anni era il partito socialista ma Mussolini, da uomo scaltro e senza scrupoli, riesce a portare dalla sua squadristi agrari che si mettono in conflitto con i sindacati. Dalla sua parte ha anche la media e grande borghesia, terrorizzata dalla rivoluzione bolscevica che avviene in quegli anni in Russia.
Il Fascismo diventa ufficialmente un movimento politico di destra, in prima fila nella lotta contro la sinistra; il partito socialista si trova impreparato ad affrontare la violenza degli squadristi fascisti ed inizia lentamente la sua scissione; espelle i riformisti di Turati che insieme fonderanno il Partito Socialista Unitario con segretario Matteotti. In soli pochi anni il fascismo arriva in parlamento e Mussolini ottiene la piena fiducia di vecchi militanti politici come Giolitti, incapaci di gestire il rapido cambio di rotta della politica. Da abile stratega, dà il suo consenso alla marcia su Roma e ne affida il comando a Balbo, De Vecchi, De Bono e Bianchi; inizia così la sua battaglia finale contro il governo e la monarchia. Nel finale del romanzo viene raccontata la vera e propria presa di potere di Benito Mussolini e l’inizio della dittatura fascista; l’episodio scatenante è il rapimento e successivo assassinio di Matteotti.
Tra i protagonisti di spicco troviamo Margherita Sarfatti, da lui definita come mentore, colei che l’ha spinto all’ascesa politica e Giacomo Matteotti, uomo politico coraggioso ma troppo paranoico ed ossessivo per affrontare la politica spietata di quel periodo.
Nel libro niente viene inventato, niente del dramma di cui viene raccontato solo l’inizio, è frutto della fantasia dello scrittore; la vita, l’uomo, l’ascesa politica di Mussolini e il fascismo vengono raccontati liberamente senza nessun tipo di censura, come se questo fosse un romanzo frutto della fantasia.
La similitudine con l’attuale periodo storico è disarmante e incontestabile: «E quel che fiuta è un Italia sfinita, stanca della casta politica, della democrazia in agonia, dei moderati inetti e complici».
L’uomo Mussolini viene raccontato in modo minuzioso «intelligente, di forte costituzione, benché sifilitico, sensuale, emotivo, audace, facile alle pronte simpatie e antipatie, ambiziosissimo nella vita sentimentale»; un protagonista indiscusso di anni terribili vissuti dal nostro Paese.
M. Il Figlio del Secolo descrive l’atmosfera in Italia in quegli anni, racconta le speranze e le aspettative che gli italiani hanno riposto in Mussolini, il tutto narrato in modo semplice e scorrevole, con un’attenta descrizione di paesaggi e luoghi. Un romanzo biografia racconto di un passato estremamente e pericolosamente attuale; anche chi conosce alla perfezione la storia di quel periodo potrà scoprire fatti e avvenimenti nuovi, che nei libri di scuola non vengono raccontati.
Un libro romanzo ben scritto che mantiene alta l’attenzione e la curiosità del lettore dall’inizio alla fine e di cui si aspetta con ansia l’uscita del secondo capitolo di quella che si preannuncia essere una trilogia.
Antonio Scurati (Napoli, 25 giugno 1969) è uno scrittore e accademico italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Laureatosi in Filosofia all'Università degli Studi di Milano, prosegue gli studi all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi e completa la sua formazione conseguendo un dottorato di ricerca in Teoria e analisi del testo all'Università di Bergamo. Professore a contratto nell'ateneo bergamasco, coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Sempre presso l'Università di Bergamo insegna Teorie e tecniche del linguaggio televisivo. Nel 2005 diviene ricercatore in Cinema, Fotografia, Televisione e nel 2008 si trasferisce alla IULM di Milano, dove attualmente è professore associato e svolge attività nell'ambito del Laboratorio di Scrittura Creativa e del Laboratorio di Oralità e Retorica.
Ha pubblicato nel 2003 il saggio Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale, finalista al Premio Viareggio. Il suo romanzo Il sopravvissuto (Bompiani, 2005) ha vinto (ex aequo con Pino Roveredo) la XLIII edizione del Premio Campiello e il Premio Nazionale Letterario Pisa per la Narrativa. Nel 2006 è stato pubblicato in una nuova versione il suo romanzo d'esordio, Il rumore sordo della battaglia. Nel 2006, presso Bompiani, è uscito il saggio "La letteratura dell'inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisione": una riflessione su media, dadaismo, letteratura e umanesimo.
Collabora col settimanale Internazionale e il quotidiano La Stampa. Nel 2007 viene pubblicato Una storia romantica. Nello stesso anno realizza per Fandango il documentario La stagione dell'amore, un film che indaga sul tema dell'amore nell'Italia contemporanea, riprendendo l'inchiesta realizzata nel 1965 da Pier Paolo Pasolini in Comizi d'amore. Nel 2009 pubblica Il bambino che sognava la fine del mondo, romanzo che mescola realtà e finzione, prendendo spunto dalla cronaca per descrivere impietosamente la fame di tragedie da parte dei mass-media e del mondo dell'informazione in generale.
Nel 2010 pubblica Gli anni che non stiamo vivendo. Il tempo della cronaca, una raccolta di articoli sui principali fatti contemporanei di cronaca nera, politica e attualità. Nello stesso anno affronta i medesimi argomenti con la rubrica "Lettere dal nord" all'interno del programma televisivo Parla con me. Nel 2015 è uscito, ancora per Bompiani, Il tempo migliore della nostra vita, opera fra il romanzesco e il biografico, dedicata alla vita di Leone Ginzburg, Premio Selezione Campiello e Premio Viareggio 2015.
Nel settembre 2018 pubblica M. Il figlio del secolo, primo volume di una trilogia su Benito Mussolini destinata a raccontare la storia italiana dal 23 marzo 1919 - giorno della fondazione dei Fasci di combattimento - al 1945. M. si chiude col discorso pronunciato il 3 gennaio 1925 alla Camera dei deputati, instaurazione ufficiale della dittatura dopo la crisi politica determinata dall'omicidio di Giacomo Matteotti. Alcuni errori storici presenti nella prima edizione del volume sono stati sottolineati sul Corriere della Sera da Ernesto Galli della Loggia, cui l'autore ha risposto sulle colonne dello stesso giornale argomentando che l'epoca attuale necessiti di "una cooperazione tra il rigore della scienza storica e l'arte del racconto romanzesco". Nella notte tra il 4 e il 5 luglio 2019 il libro riceve il Premio Strega.
Il 20 settembre 2019 il Corriere della Sera annuncia l'inizio della collaborazione di Scurati al quotidiano. Il primo articolo, riguardante l'eutanasia, appare sul giornale il 28 settembre.
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