Nick Mason - Nick Masons Fictitious Sports (1981)[Mp3 320 Kbps] Rock

..: Album Data :..

Artista: Nick Mason
Tipo album Album in studio
Pubblicazione: 3 maggio 1981
Tracce: 8
Genere: Rock Progressivo, Fusion
Etichetta: Harvest Records
Formato: MP3
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.: Recensione :.

Sembrerà paradossale, ma il miglior album pubblicato dai membri dei Pink Floyd da solisti non è stato scritto dal musicista più dotato tecnicamente (David Gilmour) o da quello più fornito di fantasia e creatività (Roger Waters). E’ strano (ma a veder bene non troppo e cercheremo di spiegarne il motivo) ma l’album migliore è del musicista meno appariscente, quello che è sempre stato in secondo piano, Nick Mason, un buon batterista, ma certamente non un virtuoso, che all’interno del gruppo ha avuto un ruolo poco appariscente ma fondamentale, quello di paciere o di punto di equilibrio tra le forti personalità dei due “mostri sacri” Gilmour e Waters.

Perchè Mason, pur non avendo mai mostrato nella sua carriera capacità compositive particolari (ha in pratica scritto un solo brano dei Pink Floyd, The Grand Vizier’s Garden Party nell’album Ummagumma) è invece riuscito a pubblicare un album di buon livello che dimostra una notevole cultura musicale? Io credo che i motivi siano sostanzialmente due. Il primo è che Mason è stato sempre cosciente dei propri limiti. E non sembri poco questa qualità, proprio quella che è mancata al ben più dotato Waters che nel sopravvalutarsi e nel credere di poter fare a meno di Gilmour e Wright si è poi perso in una serie di album solisti deludenti o comunque appena sufficenti (lo stesso potrebbe dirsi per Gilmour).

Il secondo è la cultura musicale che Mason ha sempre dimostrato di avere, suonando, producendo album e frequentando tutti i musicisti della Scena di Canterbury, in particolare il suo amico Robert Wyatt, verso il quale ha sempre mostrato stima, ma sopratutto un’amicizia davvero importante e disinteressata. Ricordo solo che è grazie a Mason che i Pink Floyd, nel 1973, dopo l’incidente di Wyatt, lo aiutano economicamente devolvendo i proventi di un concerto organizzato proprio in suo onore. Ricordo che è proprio Mason a convincere un Wyatt depresso che pensava di smettere di suonare a continuare, a credere ancora nelle sue capacità. Ed è ancora Mason a produrre l’album capolavoro di Wyatt, Rock Bottom.

Mason sa perfettamente di non avere le capacità di scrivere un intero album di grande valore, quindi sfrutta al meglio le sue doti migliori, riuscire a organizzare una buona squadra di musicisti ed organizzarli cercando di ottenere il meglio da ognuno di loro. E la scelta è tanto elevata quanto sorprendente. Carla Bley è indubbiamente una delle migliori musicisti jazz della storia, in particolare il suo miglior album, Escalator Over The Hill (1971), caso interessantissimo di opera jazz, è considerato dai più grandi esperti del settore, come uno dei migliori in assoluto, ad un livello di poco inferiore ai lavori di John Coltrane, Miles Davis o Charles Mingus. La scelta non poteva essere migliore. Tutti i brani sono scritti da Carla Bley e si sente. A questo si aggiunge la scelta di Robert Wyatt che, contattato, accetta immediatamente l’invito, anche come senso di gratitudine nei confronti dell’amico Nick.

L’album era in effetti già pronto, Carla Bley aveva già scritto tutti i brani, bisognava solo registrarli. Mason prepara la squadra scegliendo musicisti jazz conosciuti dalla Bley e musicisti di Canterbury, in particolare il famoso Gary Windo al sax tenore, clarinetto e flauto. La scelta dei musicisti rende l’album molto diverso dai classici dei Pink Floyd, lo avvicina semmai a quel ramo della Scena di Canterbury più influenzata dal jazz (i tardi Soft Machine o i Nucleus) senza comunque negarsi una certa autonomia. Non stiamo parlando di un album eccezionale, ma di un album che meriterebbe più notorietà e interesse.

Detto questo non voglio certamente nascondere il non tanto sottile inganno che si cela dietro tutto il progetto. L’album non può definirsi di Mason, ma di Carla Bley. Mason ha il merito, che non sottovaluto, di avere organizzato, scelto la squadra e fatto in modo che l’americana Bley suonasse con l’inglese Wyatt, cosa che senza il suo intervento, probabilmente non sarebbe successa.

I brani migliori sono I Was Wrong, con un eccellente ingresso del sax di Windo, che ricorda qualche precedente album di Wyatt.

..: Tracklist :..

Tutti i brani sono opera di Carla Bley.

1. Can't Get My Motor to Start – 3:39
2. I Was Wrong – 4:12
3. Siam – 4:48
4. Hot River – 5:16
5. Boo To You Too – 3:26
6. Do Ya? – 4:36
7. Wervin' – 3:58
8. I'm a Mineralist – 6:16